Con Virginio Zilio muore un grande vicentino. Padre e anima della fondazione Città della Speranza, che volle creare con il cognato Franco Masello e di cui è rimasto instancabile e appassionato volontario fin quasi alla fine.

Con Virginio Zilio muore un grande vicentino. Padre e anima della fondazione Città della Speranza, che volle creare con il cognato Franco Masello e di cui è rimasto instancabile e appassionato volontario fin quasi alla fine. A chi gli chiedeva perché dedicasse tutto il suo tempo libero a questa generosissima impresa, rispondeva così: «è lo stesso che dedicherei a mio figlio; lo faccio perché non voglio che altre famiglie debbano passare quello che ho passato io».
Come ricorda oggi il Il Giornale di Vicenza in un bel ritratto, Zilio patì la morte del figlio per leucemia, a 12 anni, nel 1985. C’è chi, comprensibilmente, viene distrutto da tragedie come questa. Zilio la trasformò in una battaglia d’amore. Aiutando negli anni, grazie al lavoro della Fondazione, centinaia e centinaia di famiglie.
Che la terra gli sia lieve – lo merita.

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