Giuste le proteste dei sindaci di ogni colore politico, bisogna fermare l’ennesimo attacco agli enti locali.

In tutta Italia, i sindaci di ogni colore politico stanno protestando per i tagli che il governo ha ipotizzato per i comuni. In un tentativo evidentemente disperato di far quadrare i conti dello Stato, il governo andrebbe infatti a imporre tagli pesanti e insieme paradossali, perché finirebbero per penalizzare di più i comuni maggiormente virtuosi e capaci di lavorare bene: per esempio quelli che hanno intercettato, grazie ai loro progetti, fondi PNRR, magari per rifare una scuola per cui hanno già impegnato risorse e avviato lavori, e a cui ora diciamo “abbiamo scherzato”.
Tagliare fondi ai comuni significa anche tagliare i servizi ai cittadini e aumentare le tasse, senza avere il coraggio di farlo direttamente, facendolo fare agli incolpevoli sindaci. Facendo pagare come sempre i cittadini, in termini di qualità della vita e di portafoglio, ma dopo aver ulteriormente penalizzato una delle poche istituzioni che funziona davvero, i Comuni.
Non è un caso che il coro dei contrari sia unanime: anche solo per fare esempi veneti, dal sindaco leghista di Treviso Mario Conte al sindaco PD Giacomo Possamai, fino al sindaco civico di Schio Valter Orsi. Serve la mobilitazione di tutti per fermare l’ennesimo attacco agli enti locali!

Restiamo in contatto

Cosa succede in Europa? Iscriviti alla newsletter per ricevere notizie e approfondimenti.