Il generale Vannacci ieri è tornato a parlare di Paola Egonu, dicendo che per carità è “bravissima” ed è giusto che giochi nella nazionale (bontà sua!), ma sottolineando che “gli italiani sono bianchi da 8000 anni”.

Il generale Vannacci ieri è tornato a parlare di Paola Egonu, dicendo che per carità è “bravissima” ed è giusto che giochi nella nazionale (bontà sua!), ma sottolineando che “gli italiani sono bianchi da 8000 anni”.
Basterebbe aver ascoltato una lezione di Alessandro Barbero, non dico aver studiato a scuola, per aver imparato una verità semplice: l’Italia, più di tutti gli altri Paesi europei, è figlia di una straordinaria storia di mescolanze e di incroci. Gli antichi Romani, prima delle invasioni barbariche germaniche, erano – è noto – piccoli di statura e scuri di carnagione.
Ma forse è inutile discutere certe sciocchezze. Quel che è più grave è che a destra continuino a levarsi voci (l’ultima, ieri, quella dell’ex presidente del Senato Marcello Pera) che lo difendono.
E quindi mi chiedo: ma è davvero attorno a queste “idee” che la destra vuole fondare la propria visione del mondo e del futuro del nostro Paese?

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