L’assegnazione del Nobel per la Pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi – tuttora in carcere a Teheran per le sue battaglie – rappresenta un segnale di attenzione importantissimo verso la battaglia di quelle donne che in Iran non hanno mai smesso di lottare per la loro libertà e i loro diritti.

L’assegnazione del Nobel per la Pace all’attivista iraniana Narges Mohammadi – tuttora in carcere a Teheran per le sue battaglie – rappresenta un segnale di attenzione importantissimo verso la battaglia di quelle donne che in Iran non hanno mai smesso di lottare per la loro libertà e i loro diritti.
Infatti, dalla morte di Mahsa Amini non si sono mai fermate le proteste e le manifestazioni di piazza, così come non si è fermata la repressione terribile del regime di Teheran. Lo dimostra l’ultimo, più recente episodio, dove in circostanze ancora non del tutto chiarite una donna è rimasta gravemente ferita ed è ora in coma, dopo essere stata vista salire su un treno senza indossare il velo.
È per lei e per tutte le donne che come lei vivono una vita da oppresse che non possiamo voltarci dall’altra parte. La comunità internazionale resti unita nella ferma condanna degli abusi e della repressione: le donne iraniane hanno il diritto di essere libere e non ci stancheremo mai di ribadirlo!

Restiamo in contatto

Cosa succede in Europa? Iscriviti alla newsletter per ricevere notizie e approfondimenti.