Quello della legge per il ripristino della natura è un tema importantissimo. Nei suoi obiettivi: recuperare gli habitat e gli ecosistemi compromessi o in pericolo, e farlo in un numero ragionevole di anni.

Ieri, sul voto sulla naturerestorationlaw hanno vinto la ragionevolezza e le sensibilità di diversi parlamentari del PPE, che hanno votato con noi, bloccando il tentativo della leadership dei Popolari di dar vita a un’alleanza alternativa con le destre radicali, unite dalla contrarietà alle politiche di sostenibilità.
Quello della legge per il ripristino della natura è un tema importantissimo. Nei suoi obiettivi: recuperare gli habitat e gli ecosistemi compromessi o in pericolo, e farlo in un numero ragionevole di anni.
E nella sua cornice politica: come scrive giustamente oggi Antonio Polito sul Corriere, il tema ambientale è e sarà sempre di più la nuova grande frattura tra conservatori e progressisti. Dove, paradossalmente, i conservatori specie più radicali premono per ridurre regole e limiti, mentre i progressisti vogliono porre un freno alla distruzione e allo sfruttamento del mondo naturale.
È molto semplice: nei prossimi mesi, e nei prossimi anni, dovremo tutti decidere da che parte stare.

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